I Partigiani della scuola
pubblica parteciperanno in modo attivo al Comitato per il NO nel referendum
confermativo sulle modifiche della
Costituzione, fortemente volute dal governo Renzi ed imposte al Parlamento.
Alcuni comitati regionali dei
Partigiani sono già seduti da mesi ai tavoli di lavoro di Democrazia e
Costituzione.
L’attacco alla Costituzione è una
chiara manovra antidemocratica di questo governo che tenta di manomettere la
legge fondamentale del Paese, nata da un’esperienza storica che ha dato vita ad
una formazione identitaria precisa, interpretata
significativamente dai Padri costituenti. L’esigenza che si tenta di far
emergere semplicisticamente è quella
dell’accoglimento di una richiesta di innovazione in un momento storicamente
nuovo, nei fatti invece si vuole così
veicolare poteri importanti e decisivi tra le forze di un unico soggetto
politico. Inoltre vogliamo evidenziare “l’interazione fra le modifiche costituzionali e la nuova
legge elettorale - Italicum -, i cui
aspetti di incostituzionalità già la
Consulta ha censurato con sentenza n.1/2014”. Condividiamo a questo proposito la lettura
politica che ne emerge, quella cioè della latente, e neanche tanto, formazione
di un principato.
Il comitato per il No è
dichiaratamente apartitico e incontra le sensibilità di associazioni diverse,
attive tutte sui temi della democrazia, insieme a taluni soggetti sia politici
che sindacali. Ciò che interessa comunemente è la difesa dei principi
costituzionali.
I Partigiani della scuola
pubblica, inltre, sosterranno attivamente la stagione
referendaria che si prospetta per l’abrogazione di leggi scellerate come il
Jobs Act, la Buona Scuola e la legge elettorale.