Nella cosiddetta chiamata diretta degli insegnanti da parte dei
presidi, c'è un disegno sottile e subdolo.
Non si tratta solo della
discutibilità del potere discrezionale del dirigente scolastico che
dovrebbe scegliere i docenti più adatti alla sua scuola sulla base del
loro curriculum e di un colloquio.
Da notare che questi curriculi,
saranno a disposizione anche dei genitori. Genitori che , secondo la
Malpezzi, "sono chiamati ad una forte
assunzione di responsabilità".
Dovranno fare dunque dei corsi rapidi per
apprendere a valutare un curriculum professionale, non essendo
certamente degli esperti nella selezione del personale?
Siamo nella
pretenziosità totalmente scollata scollata dalla realtà e nel
pressapochismo demagogico. Altresì evidente la logica aziendale sottesa a
questi intenti, da più parti denunciata.
Gli insegnanti saranno
sottoposti alle regole del mercato, dal punto di vista formale.
Dal
punto di vista sostanziale, saranno schedati.
E' legittimo presumere,
infatti, che i dirigenti , per non rischiare la loro poltrona,
sceglieranno docenti neutri ideologicamente o molto più semplicemente
allineati agli intendimenti di chi gestisce il potere.
Con un premier
quale quello attuale, con ambizioni napoleoniche, che sta eseguendo lo
smantellamento della democrazia e demolendo pezzo per pezzo la
Costituzione, non è azzardato parlare di prove tecniche di
fascistizzazione.
Mettere sotto controllo la Scuola, rientra in questo
scellerato piano.
Una tessera fondamentale del mosaico ad immagine e
somiglianza dell'autoritarismo neoliberista che si sta impadronendo del
Paese."