Questa mattina una rappresentanza dei docenti del “Comitato docenti
autoconvocati di Catanzaro” ha partecipato alla manifestazione
catanzarese degli studenti.
La manifestazione è stata indetta da
Unione degli studenti, per protestare contro la Riforma della Scuola e
contro l’alternanza scuola-lavoro, e ha avuto l’appoggio degli
Insegnanti, in tutte le 90 piazze italiane.
I docenti, appartenenti anche a “Insegnanti calabresi- PSP Partigiani della Scuola Pubblica”, in lotta,da diverso
tempo sul territorio, hanno sostenuto le ragioni degli studenti e
chiedono a gran voce che la Riforma, già in stasi e rinviata a gennaio
dallo stesso MIUR, venga ritirata perché dannosa anticostituzionale e
di stampo privatistico.
Grandiosa, organizzata nei dettagli e invasiva! Così può essere definita la manifestazione studentesca catanzarese del 09-10-2015. Un corteo di oltre un migliaio di studenti contro la Riforma Renzi-Giannini ha bloccato la viabilità sul viadotto Bisantis tra le 9.00 e le 12.00 tra giornalisti e forze dell’ordine in assetto anti-sommossa. Il percorso ad anello partito e rientrato a Piazza Matteotti ha aggirato piazza Osservanza suddiviso in diversi blocchi rappresentanti tutti gli istituti secondari di Catanzaro, preceduti da striscioni e cartelli con slogan contro la legge 107. I rappresentanti d’Istituto di diverse scuole del territorio, intervistati da diverse testate, hanno dimostrato di conoscere approfonditamente il testo della Riforma e tutte le drammatiche implicazioni ai loro danni: non sono certo quei giovani disinteressati e abulici su cui il Premier credeva di fare presa con la sua propaganda. I ragazzi di Catanzaro, un oscuro capoluogo di Regione, non certo noto per la sua partecipazione alle cause civili, oggi hanno dimostrato che se il governo vuole vendere bene la sua merce legislativa, non bastano le parole, deve dimostrare con gli atti che non sia merce avariata! Nei fatti, il governo oggi legifera genericamente e male, deregolando istituzioni come la scuola che a fatica avevano conquistato una loro efficienza gettandole nel caos dell’arbitrio più totale e pericoloso con conseguenti disparità, pericolose infiltrazioni esterne che in una società come quella italiana e specialmente meridionale significano: mafia, massoneria e politica.
Grandiosa, organizzata nei dettagli e invasiva! Così può essere definita la manifestazione studentesca catanzarese del 09-10-2015. Un corteo di oltre un migliaio di studenti contro la Riforma Renzi-Giannini ha bloccato la viabilità sul viadotto Bisantis tra le 9.00 e le 12.00 tra giornalisti e forze dell’ordine in assetto anti-sommossa. Il percorso ad anello partito e rientrato a Piazza Matteotti ha aggirato piazza Osservanza suddiviso in diversi blocchi rappresentanti tutti gli istituti secondari di Catanzaro, preceduti da striscioni e cartelli con slogan contro la legge 107. I rappresentanti d’Istituto di diverse scuole del territorio, intervistati da diverse testate, hanno dimostrato di conoscere approfonditamente il testo della Riforma e tutte le drammatiche implicazioni ai loro danni: non sono certo quei giovani disinteressati e abulici su cui il Premier credeva di fare presa con la sua propaganda. I ragazzi di Catanzaro, un oscuro capoluogo di Regione, non certo noto per la sua partecipazione alle cause civili, oggi hanno dimostrato che se il governo vuole vendere bene la sua merce legislativa, non bastano le parole, deve dimostrare con gli atti che non sia merce avariata! Nei fatti, il governo oggi legifera genericamente e male, deregolando istituzioni come la scuola che a fatica avevano conquistato una loro efficienza gettandole nel caos dell’arbitrio più totale e pericoloso con conseguenti disparità, pericolose infiltrazioni esterne che in una società come quella italiana e specialmente meridionale significano: mafia, massoneria e politica.
Ecco la reazione degli utenti: “Se non salterà, lotta dura sarà”,
“Contro la scuola dei padroni, dieci, cento, mille manifestazioni”; “Il
Sud sarà la tomba del sistema”; “Ci state rubando i sogni, saremo i
vostri incubi”. Accanto agli studenti, tutti quei docenti che non avendo
alunni nelle classi o avendo la giornata libera, hanno scelto di
accompagnare il corteo, facendosi intervistare e liberamente
manifestando il loro sostegno alla lotta per coerenza con quei principi
della Costituzione che loro sono tenuti a far apprendere e far
rispettare nelle classi ogni giorno, violati dalla Riforma
Renzi-Giannini.