Gli Insegnanti di Sostegno della provincia di Catanzaro si pronunciano decisamente contro il Piano per la Revisione della Spesa Pubblica pubblicato da Carlo Cottarelli del FMI e chiedono l’attenzione della Commissione per la Spending Review, appena insediatasi al MIUR.
La Calabria, infatti, insieme ad altre, è una delle regioni entrate nel mirino dei tagli.
Tale piano suggerisce e caldeggia il taglio degli Insegnanti di Sostegno, puntando così ad un azzeramento del Welfare Sociale che colpisce in modo indiscriminato i disabili.
Dopo i docenti inidonei e gli ITP, si punta al taglio della figura del docente di sostegno, come se fosse una figura professionale di cui si può fare tranquillamente a meno.
Ma la Scuola ha già subito il blocco del contratto, il blocco degli scatti d’anzianità, i tagli incontrollati, il dimensionamento delle scuole e non può più sopportare ulteriori tagli.
Nell’attuale clima di confusione, dovuto anche alla circolare sui Bes, che non riesce ancora a chiarire, (neppure dopo la nota ministeriale del 22 novembre), in che misura circoscrivere un bisogno del genere, si teme che si possa assegnare il diversamente abile al docente curricolare, che da solo non può assolutamente gestire al meglio il lavoro.
Inoltre, migliaia di aspiranti docenti, insieme ai docenti di ruolo in esubero, a suon di soldoni, si stanno specializzando, si riconvertono su sostegno e si apprestano a passare di ruolo dopo anni di servizio su sostegno.
Solo in Calabria si prevedono 600 posti di sostegno attivati con i TFA e i PAS a pagamento, altrettanti ne arriveranno dai corsi di riconversione su sostegno, oltre al contingente delle immissioni in ruolo previste dal Decreto Scuola.
Insomma cifre considerevoli relative ai posti di sostegno che, se non rispettate, potrebbero sortire il sapore di una beffa dalle dimensioni colossali.
Tutto questo, mentre le famiglie dei disabili hanno avuto sempre ragione in Tribunale, ed è sempre stato loro riconosciuto il diritto allo studio e alle ore di sostegno.
I docenti che hanno sottoscritto questo appello si sono fermati a pochi argomenti, consapevoli che potevano essere tantissimi, ma consapevoli soprattutto che la gran parte delle priorità di questa fase è legata alla resistenza a un progetto di ridimensionamento delle finalità educative della Scuola Pubblica, di attacco ai diritti dei lavoratori, di introduzione di elementi di profitto, rinviando la formulazione di una proposta costruttiva, coerente e organica, a un momento più adatto alla riflessione e alla progettazione di una proposta organica, in cui il rientro della spesa non sia dettato da scadenze decise altrove.
Per tutti questi motivi la Commissione Spending Review non può e non deve applicare le misure di rientro previste dal Ministero dell’Economia, pertanto noi docenti di sostegno lanciamo l’allarme, prima che sia troppo tardi, prima che il corto circuito tra consumismo sfrenato e austerity indotta dalle lobbies finanziarie, uccida il Sapere e con esso i docenti, gli studenti e la Scuola Pubblica.
Seguono 45 firme di docenti di sostegno e di classe della provincia di Catanzaro
Amendola Maria Elena
Aversa Debora
Aversa Pasqualina
Bruni Donatella
Burgo MariaGrazia
Caparello Maria
Caruso Caterina
Cavalieri Graziella
Cortellaro Raffaella
Costabile Daniela
Filice Eugenia
Florimo Nada
Fragale Michele
Gimigliano Marianna
Iaquinta Rosalba
Inzillo salvatore
Leone Concetta
Manfredia Giuliana Pia
Marchisella Anna
Molinaro Saverio
Morabito Teresa
Nuciforo Anna
Panza Ida
Paola Riccardo
Pellegrino Rosanna
Perna Anna Maria
Pingitore Fernando
Porchia Alessandra
Procopio Vito
Quattrone Fernando
Rocca MariaRosaria
Rosa Anna
Ruberto Lidia
Ruffa Pasqualina
Scalise Francesca
Scalise Giuseppina
Sesto Silvana
Sirianni Alessandro
Sirianni Immacolata
Strumbo Maria
Suriano Olinda
Tolone Caterina
Tropea Wilma
Ucciero Silvana
Viscone Maria