martedì 12 gennaio 2016

LA LEGGE 107 CONFRONTO CON CHIMIENTI E ALTRI PARTITI ALLA SALA DELLA PROVINCIA DI CZ, VENERDI' ORE 17




La Scuola della Repubblica e la Legge 107/2015, le voci della politica italiana intervengono con riflessioni e proposte” è il titolo dell’evento organizzato da ‘Insegnanti calabresi – Partigiani  della scuola pubblica’ e dal ‘Comitato per la scuola della Repubblica – Catanzaro e Provincia”, che si terrà venerdì 15 gennaio alle ore 17:00 presso la Sala delle Culture, nel palazzo della Provincia di Catanzaro. Per Insegnanti calabresi – Partigiani della Scuola Pubblica intervengono le Prof.sse  Bianca Laura Granato e Rosella Cerra.
Ospiti gli onorevoli Silvia Chimienti e Paolo Parentela M5S, per Rifondazione Comunista Salvatore Belfiore, per il Comitato per la Scuola della Repubblica – Catanzaro e Provincia e SEL , Rita Militi Prevista la presenza dell’Assessore Regionale Federica Roccisano, Formazione e Lavoro, che relazionerà sullo stato di avanzamento dell’alternanza scuola-lavoro in Calabria
«L’evento – commentano gli organizzatori – sarà un’occasione importante di confronto per approfondire i contenuti critici della riforma della Buona Scuola, approvata di recente dal Parlamento su indicazione del Governo Renzi. A seguito delle proteste dei mesi scorsi, è arrivato il momento di mettere al centro proposte condivise che possano ridare alla scuola pubblica il ruolo centrale che le spetta nella costruzione di una società moderna per il nostro Paese».

Gli esponenti dei Comitati organizzatori proseguono: «Studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e semplici curiosi avranno l’opportunità di intervenire nel dibattito che seguirà gli interventi dei politici invitati. Un’occasione unica di confronto che porterà a riflessioni e proposte concrete sul futuro della scuola».
«L’evento – concludono- servirà anche a mantenere alta l’attenzione sulla riforma, che ormai sembra non fare più notizia sugli organi di stampa, nonostante i processi di attuazione in realtà incontrino numerosi ostacoli. Il futuro della scuola pubblica italiana è appeso ad un filo. È necessario intervenire subito per salvaguardare il futuro delle nuove generazioni e del Paese».