Il Collegio docenti del Liceo __________________, nella seduta del /11/2015,
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visto che il comma
129 dell’art. 1 della LEGGE 13 luglio 2015, n. 107
istituisce il Comitato per la valutazione
dei Docenti, dando al Consiglio d’Istituto la prerogativa di scegliere un
Docente dell’istituzione scolastica da
inserire nel medesimo Comitato;
·
visto che il comma
129 dell’art. 1 della LEGGE 13 luglio 2015, n. 107
conferisce al Consiglio d’Istituto la prerogativa di scegliere, per il Comitato per la valutazione dei Docenti,
due rappresentanti dei genitori (per la scuola dell'infanzia e per il primo
ciclo di istruzione); un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei
genitori (per il secondo ciclo di istruzione);
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visto che la
normativa sugli organi collegiali non è stata ancora superata;
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visto che per
effetto del D.P.R. n. 275/99 e segnatamente degli artt. 3, 4, 5 e 6, tutti gli
aspetti dell'attività didattica sono attribuiti all'autonomia delle istituzioni
scolastiche e quindi sono di competenza degli organi collegiali della scuola;
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visto che per
effetto dell'art. 117, comma 3 della Costituzione, l'autonomia scolastica è
“fatta salva” e quindi deve essere rispettata anche dal legislatore ed a
maggior ragione dal Governo;
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considerato che il
Collegio docenti di questa Scuola intende proseguire l'azione di lotta
intrapresa per il ritiro della LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti” detto “La Buona Scuola”, ma è determinato a
scegliere modalità che abbiano la minor ricaduta negativa su studenti e
famiglie;
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considerato che la
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 privatizza de
facto la scuola statale, influenzando in questo i Docenti affinché non si
impegnino a sviluppare quella capacità analitico-critica che è
costituzionalmente affidata ai Docenti stessi;
tutto ciò visto e considerato, il
Collegio docenti
DELIBERA
di NON
eleggere e/o individuare i membri del Comitato per la valutazione dei Docenti.
Questa scelta permetterà di:
1. dimostrare che genitori,
insegnanti e studenti hanno compreso l'importanza di respingere con ogni mezzo
legittimo la LEGGE 13 luglio 2015, n. 107, e di difendere la Scuola Statale
(l'unica pubblica) come istituzione e come organo costituzionale volto a
garantire il diritto dei cittadini all'apprendimento, all'istruzione, alla
cultura, al pluralismo, alla democrazia;
2. dimostrare che la Scuola
funziona meglio senza burocratizzazione, competizione, gerarchizzazione e verticismo;
3. tornare ad una didattica
libera, consentendo la libertà d’insegnamento e di apprendimento;
4. opporsi alla politica di
smantellamento della libertà d’insegnamento, che costituisce una gravissima
minaccia alla libertà di pensiero degli insegnanti, al pluralismo democratico
(in una comunità educante quale la Scuola deve essere) e, di conseguenza, al
diritto degli studenti di formare la propria cultura in un clima di
condivisione e di libera ricerca del sapere;
5. protestare contro la logica
della cultura come "competizione";