lunedì 4 maggio 2015

SELFIE MOB LAMEZIA 4 MAGGIO PER IL RITIRO DEL DDL 2994


Prelude allo sciopero generale di domani il “selfie mob” organizzato in piazza Mazzini da docenti, genitori e studenti lametini, in concomitanza con iniziative analoghe che si svolgono in questo momento nelle piazze di numerose città italiane con lo stesso intento: quello di protestare chiedendo il ritiro del Disegno di Legge sulla Scuola n. 2994 prodotto dal governo Renzi, inerente l’arbitrio dei dirigenti scolastici  rispetto all’assunzione dei docenti senza rispetto delle graduatorie oltre che l’uso discrezionale di finanziamenti privati. “ Riteniamo questa riforma incostituzionale e aziendalista, crediamo che vada a favorire un sistema clientelare e di corruttela – dice una delle organizzatrici, Daniela Costabile - Oltre a richiederne il ritiro totale, chiediamo, contestualmente, l’assunzione con un decreto a parte dei precari che per sentenza della Corte Europea, avendo raggiunto i tre anni di servizio, debbono essere regolarizzati. Non si possono ignorare le graduatorie. A questo proposito, è appena stato approvato un emendamento che contiene una truffa semantica. Il preside, a quanto pare, non sceglie il docente da assumere: lo individua. Chiunque capirebbe che è esattamente la stessa cosa.”  “  Con questo Disegno di Legge – aggiunge Anna Rosa, un’ altra delle organizzatrici – il Collegio dei docenti  e il Consiglio d’Istituto non saranno più organi deliberativi ma meramente consultivi, perdendo dunque potere decisionale, a favore dell’arbitrio del solo dirigente scolastico, che potrà cambiare a piacimento gli indirizzi e avvalersi di finanziamenti privati con esiti negativi facilmente prevedibili. Noi vogliamo una scuola pubblica, statale, che rimanga presidio culturale.” La protesta ha visto i partecipanti  - vestiti di nero e muniti di lumino – disporsi in semicerchio e recitare insieme gli articoli 3, 33, 34, 97 della Costituzione, inscenandone dunque un funerale, a scopo apotropaico, in modo da scongiurare che vengano calpestati.

Giulia De Sensi
Fonte: lametino.it