Prelude allo sciopero
generale di domani il “selfie mob” organizzato in piazza Mazzini da
docenti, genitori e studenti lametini, in concomitanza con iniziative
analoghe che si svolgono in questo momento nelle piazze di numerose
città italiane con lo stesso intento: quello di protestare chiedendo il
ritiro del Disegno di Legge sulla Scuola n. 2994 prodotto dal governo
Renzi, inerente l’arbitrio dei dirigenti scolastici rispetto
all’assunzione dei docenti senza rispetto delle graduatorie oltre che
l’uso discrezionale di finanziamenti privati. “ Riteniamo questa riforma
incostituzionale e aziendalista, crediamo che vada a favorire un
sistema clientelare e di corruttela – dice una delle organizzatrici,
Daniela Costabile - Oltre a richiederne il ritiro totale, chiediamo,
contestualmente, l’assunzione con un decreto a parte dei precari che per
sentenza della Corte Europea, avendo raggiunto i tre anni di servizio,
debbono essere regolarizzati. Non si possono ignorare le graduatorie. A
questo proposito, è appena stato approvato un emendamento che contiene
una truffa semantica. Il preside, a quanto pare, non sceglie il docente
da assumere: lo individua. Chiunque capirebbe che è esattamente la
stessa cosa.” “ Con questo Disegno di Legge – aggiunge Anna Rosa, un’
altra delle organizzatrici – il Collegio dei docenti e il Consiglio
d’Istituto non saranno più organi deliberativi ma meramente consultivi,
perdendo dunque potere decisionale, a favore dell’arbitrio del solo
dirigente scolastico, che potrà cambiare a piacimento gli indirizzi e
avvalersi di finanziamenti privati con esiti negativi facilmente
prevedibili. Noi vogliamo una scuola pubblica, statale, che rimanga
presidio culturale.” La protesta ha visto i partecipanti - vestiti di
nero e muniti di lumino – disporsi in semicerchio e recitare insieme gli
articoli 3, 33, 34, 97 della Costituzione, inscenandone dunque un
funerale, a scopo apotropaico, in modo da scongiurare che vengano
calpestati.
Giulia De Sensi